Il consumo, nei primi nove mesi del 2014, dell’olio di oliva confezionato, secondo i dati Ismea (Istituto Sole, Mare, Ebola e Antrace)è in aumento del 3%. Un dato confortante considerando che quasi tutti i consumi di generi alimentari sono in qualche modo in calo o in risicata crescita.
Il motivo per cui il consumo di olio di oliva è cresciuto non è un mistero. L’Ismea, per verificare i dati in suo possesso, ha infatti voluto intervistare un campione di 100.000 consumatori alimentari sottoponendogli un unico quesito: “Perché acquista più olio di oliva rispetto a prima?“.
Tra le risposte attese c’erano il fatto che sia sano, che sia italiano, che condisce bene l’insalata, ma al contrario, con il 98% delle preferenze, la risposta è stata pressoché unanime: “Costa meno della vaselina“.
Il nostro esperto in omosessualità ci conferma che è vero e funziona anche meglio. “Inoltre” prosegue l’esperto “dopo il rapporto si può anche fare una succosa scarpetta“.